Se l’impianto è eseguito male, incombe sul dentista la prova dell’assenza del nesso causale. Cass. civ., sez. III, 26 febbraio 2020, n. 5128

In caso di negligenza nell’esecuzione di lavori di implantologia, è onere del medico dentista provare che le cure - per quanto inutili sul piano del recupero della funzionalità dell'apparato dentario coinvolto, e comunque denotanti una sua complessiva negligenza sotto il profilo dell'ars medica - non abbiano avuto alcun impatto sulla salute della persona rispetto alle condizioni pregresse di salute che egli stesso aveva potuto sin dall'inizio constatare e apprezzare, anche tenuto conto del principio di vicinanza della prova.