Avvocato
Andrea Cova
Assistenza e Consulenza in tutta Italia per ogni tipologia di problematica giuridica
Ricorsi contro invalidità sottovalutata
Lo Studio Legale Cova è specializzato nei ricorsi per invalidità sottovalutata contro L'INPS o la ASL per l'accertamento del corretto grado di questa.
Spesso le persone che hanno presentato di accertamento dell’invalidità civile o dello stato di handicap, dopo aver ricevuto l’esito della valutazione compiuta dalla Commissione medica (ASL o INPS), si rendono conto che l’invalidità è stata sottovalutata.
Tale sottovalutazione può discendere da visite condotte dalla Commissione in modo frettoloso e superficiale o dall'incompletezza della documentazione sanitaria allegata alla domanda: ad esempio, potrebbe essere presente la documentazione medica e non quella medico legale, con conseguente difficoltà ad illustrare il grado di invalidità associato alle condizioni descritte dalla documentazione medica.
Nel caso la Commissione non accerti l'invalidità o la accerti in misura inferiore a quella effettiva, è previsto si possa chiedere una valutazione della pratica più approfondita attraverso una perizia medica effettuata da uno specialista in medicina-legale scelto da un Giudice. Tale specialista (CTU), al fine di garantire l’imparzialità della verifica, non dovrà appartenente a una Asl o all'Inps. Il CTU, dopo aver visitato il ricorrente e analizzato la sua documentazione medica, attribuirà il punteggio di invalidità previsto dalla legge per ogni singola patologia (necessario, per esempio, per l'assegno o la pensione) e la reale condizione medica della persona (necessaria iper il diritto all’indennità di accompagnamento o di frequenza).
Il Ricorso
Il ricorso deve essere effettuato da un avvocato. La persona interessata non dovrà recarsi di persona in Tribunale ma unicamente svolgere una visita medica presso l’ambulatorio del CTU designato.
Il ricorso va presentato entro 6 mesi dal ricevimento del Verbale di invalidità. È quindi utile conservare, oltre agli allegati del verbale, anche la busta indicante la data di ricevimento.
In caso di dubbio o disaccordo con il giudizio contenuto nel verbale è importante capire velocemente se vi siano i presupporti per fare ricorso. L’abbandono della pratica comporta, infatti, la perdita dei diritti (spesso economici) che si sarebbero potuti conseguire. In diversi casi, infatti, il giudizio delle commissioni mediche viene smentito dalle sentenze dei Giudici.
Accoglimento del ricorso
Qualora il ricorso fosse accolto, verranno riconosciuti gli arretrati a partire dal primo mese successivo a quello della presentazione della domanda di riconoscimento dell'invalidità civile o del riconoscimento dello stato di handicap.
Per i ricorsi avverso i mancati riconoscimenti dell'invalidità da parte dell'INPS (assegno o pensione INPS) o di infortunio o malattia professionale (INAIL), è possibile visitare sezioni Inabilità e Invalidità INPS e Infortunio e malattia professionale (INAIL)
Quando depositare il ricorso
Mancata sottoposizione alla visita entro tre mesi dalla domanda
A volte, nonostante il regolare inoltro all’I.N.P.S. della domanda per il riconoscimento dell’invalidità, l’interessato non viene sottoposto a visita entro tre mesi dall’invio della domanda stessa. In tal caso, gli avvocati di GDRLex provvederanno a presentare ricorso all’Assessorato Regionale della Sanità, al fine di far sottoporre a visita il proprio cliente entro e non oltre 90 giorni dall’invio del ricorso.
Mancata chiusura del procedimento di accertamento dell'invalidità entro 9 mesi dalla presentazione della domanda
La legge prevede che il procedimento di accertamento dell’invalidità civile debba concludersi entro e non oltre 9 mesi dal momento della presentazione della domanda. Se entro nove mesi non fosse notificato il verbale di visita all’interessato, è possibile ricorrere al Giudice al fine di ottenere il relativo beneficio economico
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